martedì 4 dicembre 2012

un CALCIO alla tecnologia....


" Il calcio non è scienza - ma la scienza
 può migliorare il livello del calcio"
Cit. Jens Bangsbo (professore all'università di Copenaghen autore di 200 articoli scientifici pubblicati in riviste internazionali e svariati libri ha un curriculum che parla da solo. Fa anche il preparatore atletico)
 
Il "gioco" del calcio è un'attività che appasiona milioni e milioni di persone in tutto il mondo. In Italia per esempio, è lo sport più seguito e chiacchierato fin dai tempi dei mitici Meazza, Gigi Riva, Rivera ecc... Ma come questo sport ha la capacità di creare legami di unità tra tutti noi, è anche teatro di infinite polemiche, discussioni e scandali che riempiono pagine e pagine di giornali. Un argomento di numerosi battibecchi ed opinioni contrastanti, è quel che riguarda l'utilizzo o meno della tecnologia all'interno delle manifestazioni calcistiche. Perché il calcio sembra così indietro rispetto agli altri sport in tema di tecnologia? Fuorigiochi non visti o al contrario non segnalati, il gol non convalidato a Muntari nel corso di Milan-Juventus sono casi che in altri sport (rugby, basket, tennis) non sarebbero esistiti. Perchè? La risposta è semplice; in queste discipline da anni si usa la moviola. Il giallo-Muntari si sarebbe potuto risolvere nel giro di poche decine di secondi, anche perché era talmente evidente che la palla avesse oltrepassato la linea di porta che non c'era bisogno di perderci tanti secondi. Una misura esageratamente minore rispetto al tempo che si è poi speso per protestare e per parlarne.
La moviola in campo servirebbe a garantire decisioni esatte laddove si troverebbero situazioni che all'occhio umano possono sfuggire, ma non a quello del mezzo meccanico. Di una cosa, però, siamo certi: nemmeno la tecnologia riuscirà a placare le polemiche intorno alla classe arbitrale. L’arbitro sbaglia, certo, ma non meno di un dirigente che acquista un giocatore infortunato o che non può giocare la Champions League, di un allenatore che mette in campo una formazione sbagliata, di un calciatore che sbaglia un controllo, un gol, una facile presa in tuffo, di un presidente che investe male i suoi soldi, dei tifosi che non hanno pazienza e fischiano la propria squadra al primo errore. L’arbitro è un uomo come tutti noi. Fino a che punto il calcio deve essere controllato e assistito dalla tecnologia? Si rischia sempre più di andare incontro ad uno sport in cui la capacità umana viene messa in secondo piano?



Fuorigioco non visto dagli arbitri durante un Roma-Inter



il "gol fantasma" di Muntari
durante Milan-Juventus
non visto da arbitro e guardalinee
 
 
 

LA RISPOSTA DELLA FIFA
 
Ma cosa ne pensano gli organi che regolano il mondo del calcio riguardo l'utilizzo della tecnologia nei campi da gioco?
La risposta tanto attesa è arrivata: dopo anni di polemiche, la tecnologia entra ufficialmente a far parte del calcio. La Fifa (Fédération Internationale de Football Association) ha infatti deciso di adottare la tecnologia per scongiurare i gol fantasma, ma ha anche stabilito che lo strumento tecnologico potrà essere supportato dalla "cinquina" arbitrale composta da arbitro, guardalinee e giudici di porta. Il supporto tecnologico esordirà in occasione del Mondiale per club in programma a  Tokyo questo dicembre
Il 5 luglio 2012 infatti, l'International Football Association Board (IFAB), l'organo che fa le regole calcistiche, riunito a Zurigo ha dato ufficialmente il via libera all'utilizzo della tecnologia al fine di evitare i cosiddetti gol fantasma. Sono stati promossi entrambi i sistemi che avevano già superato la prima fase di sperimentazione, ovvero l'Occhio di falco (basato sul riconoscimento ottico attraverso le telecamere) e il GoalRef, che sfrutta campi magnetici e pallone con microchip.
La decisione, ha fatto sapere Jerome Valcke (segretario generale della Fifa), è stata presa all'unanimità e le due tecnologie, in caso di esito positivo al Mondiale per club, saranno utilizzate anche nella Confederations Cup del 2013 e nella Coppa del Mondo 2014 in Brasile. Luce verde anche per gli arbitri di porta, che potranno essere utilizzati in qualsiasi competizione qualora gli organizzatori riterranno opportuno ricorrere a questa soluzione.
"E' un grande giorno per il calcio", ha dichiarato Alex Horne, direttore generale della Federcalcio inglese che fa parte dell'Ifab, mentre Valcke ha specificato che al prossimo Mondiale per club, essendo due le sedi per le partite, ciascun impianto sarà implementato con uno dei due sistemi con una spesa di 250 mila dollari per stadio. L'International Board ha anche sottolineato che la tecnologia servirà solo ed esclusivamente per vedere se la palla ha superato o meno la linea di porta e non per altre fasi di gioco, con l'arbitro che avrà sempre l'ultima parola.
Niente di particolarmente avanzato, ma che si appresta a sconvolgere un mondo "tecnologicamente povero" come quello del calcio



LE REAZIONI DEI PERSONAGGI ILLUSTRI:
 
Chi pensava che questa presa di posizione della FIFA a supporto della tecnologia, avesse messo d'accordo una volta per tutte gli scienziati, tifosi, presidenti, calciatori, arbitri rimarrà ahimè deluso.
Una figura chiave e particolarmente importante nel calcio come il presidente dell'UEFA (Unione Europea delle Federazioni Calcistiche) Michel Platini ritiene immorale e non etica la decisione presa dalla massima istituzione calcistica.


Michel Platini (presidente UEFA)
Profondamente contrario
all'utilizzo della tecnologia nel calcio
In un’intervista al quotidiano francese Ouest-France, Platini afferma che ”c’è soltanto una cosa complicata, per la quale ci sarebbe forse bisogno del video, e dico forse, ed è il fuorigioco. Perché è difficilissimo da giudicare per gli arbitri. E poi bisognerebbe mettere un’altra telecamera sulla persona che spinge il bottone, per sapere quando parte il pallone! Quindi, io non ci credo. Il resto sono interpretazioni: fallo o non fallo, linea di porta, non è difficile”.
Proprio sulla questione dei gol-fantasma, Platini ha ribadito la sua ostilità alla tecnologia  sottolineando che il sistema a cinque arbitri dell’Uefa ha ”dimostrato la sua validità”.
Blatter (presidente della FIFA) – continua Platini – dice che il sistema a cinque arbitri è caro. Nelle nostre competizioni Uefa abbiamo 78 stadi. Se vogliamo mettere la tecnologia sulla linea di porta, solo questo, ci costa 32 milioni di euro il primo anno e 54 milioni per cinque anni. Gli arbitri ci costano 3,2 milioni. Si fa presto a fare i conti”.
”Sono le tv – ha detto ancora Platini – che spingono verso la direzione arbitrale con il video perché vogliono essere pagate. Va contro il gioco. Mettere la tecnologia sulla linea di porta significa aprire la strada al video nel calcio in modo generale. E io sono contrario”.
 
La pensano diversamente invece molti presidenti delle società calcistiche che convengono tutti insieme sul fatto che il calcio moderno necessiti della tecnologia per garantire equità di giudizio, spegnendo una volta per tutte tutte le polemiche che si potrebbero dunque tranquillamente evitare.
Anche un ex arbitro di fama internazionale come il "nostro" Pierluigi Collina si è mostrato disponibile all'ingresso della tecnologia per aiutare gli arbitri nelle decisioni più dubbie. In questo modo (forse) la classe arbitrale che ogni domenica finisce puntualmente sul banco degli imputati, accusata perfino di valutare in malafede, potrebbe svolgere il suo lavoro in maniera più serena e tranquilla.



SCARPINI E PALLONI DI NUOVA GENERAZIONE

 


Palloni non proprio sferici
e scarpe pesanti e scomode:
Così nacque il calcio
La questione tecnologica nel calcio non è solamente incentrata sulla moviola in campo. Nel calcio moderno infatti si è assistito ad una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda i metodi di allenamento e, tutta l'equipe necessaria per fare sport. Sono ormai ben distanti i tempi in cui si rincorreva e si calciava un pallone deforme con scarpe di cuoio pesantissime.
Ci sono moltissimi esempi di sviluppo tecnologico nel calcio: guanti per il portiere sempre più all'avanguardia, magliette super leggere e traspiranti, palestre e meccanismi specializzate per gli allenamenti, ecc....


Le scarpe "intelligenti": molto confortevoli e dotate di chip
Tutto questo però quanto incide sulle prestazioni dei calciatori?
Il mercato al giorno d'oggi controlla tutto, anche lo sport. Le sue continue innovazioni sono un bene che aumenta la qualità del prodotto, oppure sono un male, perchè l'utilizzo per esempio di scarpini super tecnologici controllano fin troppo il tocco sul pallone, facendo perdere le qualità tecniche del calciatore?
I nuovi scarpini proposti dalle grandi imprese sono sempre più all'avanguardia. L'ultima invenzione in ordine di tempo risulta essere la creazione di una scarpa che rileva al computer dati sulla prestazione sportiva del calciatore.
La particolarità di questo prezioso accessorio per le grandi stelle del pallone, e non solo, è un minuscolo chip, inserito all'interno della suola della scarpa, il cui compito è quello di trasmettere in modalità wireless dati e informazioni inerenti la prestazione dell'atleta che la indossa (distanze percorse in campo, numero di scatti, massima velocità raggiunta nella corsa ed altri ancora) a un computer o a un dispositivo mobile con esso sincronizzato.
Dal punto di vista tecnico, l'obiettivo di tale innovazione tecnologica è facilmente intuibile: rilevare in tempo reale informazioni in formato digitale sulle prestazioni fisiche del giocatore, così da compararle con quelle di una gara precedente dello stesso atleta o con quelle di un compagno di squadra.

Per quanto riguarda i palloni la questione risulta essere ancora più estesa e controversa. C'è chi appoggia pienamente i palloni di nuova generazione perchè oltre al miglior design, il controllo risulta essere più efficacie, ma anche coloro che sostengono che questi palloni giudicati spettacolari, in realtà siano troppo leggeri, assumendo traiettorie improbabile e imprevedibili.
Sfogliando qualche rivista sportiva ci siamo soffermati sull'opinione dei vari portieri delle nazionali calcistiche, che dichiaravano in totale accordo fra loro che il pallone creato per gli ultimi mondiali di calcio sia qualcosa di vergognoso per il continuo cambiamento di traiettoria che si verifica durante il tiro. Insomma le numerose modifiche tecnologiche apportate al pallone hanno finito con il rovinarlo.
Di tutt'altra opinione sono gli scienziati che hanno elaborato queste palle super tecnologiche, giudicandolo perfettamente all'avanguardia.
Parla l'ingegnere tedesco Nurnberg che ha inventato la contestata palla del Mondiale: "Viaggerà il 5% più veloce e andrà anche più in alto. Per gli attaccanti sarà un indiscutibile vantaggio, perché permetterà loro una vasta gamma di soluzioni che porteranno a segnare di più e a divertire il pubblico. I portieri? Si abitueranno".
"Perfetto con la pioggia grazie ai suoi ottimi grip. Ci teniamo davvero che i giocatori siano soddisfatti – ha concluso l’ingegnere dell’Adidas – e per questo prendiamo i loro commenti molto seriamente e non ignoriamo le critiche, ma questo pallone è passato attraverso tutti i test e siamo assolutamente convinti che queste paure iniziali siano totalmente infondate e che i giocatori ameranno Jabulani quanto noi”.
Pallone tecnologico: il discusso Jabulani
Pallone ufficiale degli ultimi mondiali
in Sud Africa

LINK E VIDEO

EVOLUZIONE PALLONE MONDIALI DI CALCIOhttp://www.nytimes.com/interactive/2010/06/06/magazine/20100606-world-cup-balls.html

FABBRICA JABULANIhttp://video.ilsole24ore.com/SoleOnLine5/Video/Notizie/Sport/2010/mondiali-pallone-jabulani/mondiali-pallone-jabulani.php

GOAL-LINE TECHNOLOGY GOALREFhttp://www.youtube.com/watch?v=rilUXE5-ido

GOAL-LINE TECHNOLOGY HAWK-EYE:http://www.youtube.com/watch?v=exEHTO-YnuE

MOVIOLA IN CAMPO: PARLA COLLINA:http://www.youtube.com/watch?v=PiLknxL6W3o

1 commento:

  1. La tecnologia nel calcio deve aiutare gli arbitri, così come già avviene in altri sport!

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