martedì 4 dicembre 2012

Sempre più record! merito dell'atleta o della tecnologia??


ATLETICA:

Parlando del legame tra lo sviluppo tecnologico nell'atletica, non si può non citare il caso Pistroius. Certamente questo è l'esempio più limpido degli enormi sviluppi della tecnologia nel campo dello sport, ma siccome questa controversia scientifica è già stata analizzata adeguatamente, noi ci concentreremo su un altro aspetto; gli effetti che hanno avuto i materiali tecnologicamente più avanzati nella prestazione dell'atleta. Bolt ha stabilito il record mondiale dei 100 metri perchè è effettivamente il velocista più forte di sempre oppure perchè i materiali tecnologici come le sue nuove scarpe e le moderne piste hanno inciso in maniera significativa o forse addirittura decisiva sull'istituzione del suo record?

Bolt bacia le sue modernissime scarpe che
gli hanno permesso di bruciare pista ed avversari

Alla vigilia delle Olimpiadi di Londra (27 luglio-12 agosto) l'invito a tenere gli occhi puntati sui velocissimi atleti che bruceranno la pista in una manciata di secondi veniva fatto da Steve Haake, direttore del Centre for Sports Engineering della Sheffield Hallam University in Inghilterra, che sulle pagine di Physics World spiegava perché "le performance degli starter spiccheranno rispetto a quelle di altri atleti, come i tiratori di giavellotto o i nuotatori". Steve Haake ipotizzava dunque su basi e dati scientifiche che a Londra 2012 le competizioni su pista risultavano essere più veloci mentre quelle in vasca più lente. Il tutto veniva rapportato con le Olimpiadi del 2008
Tutto dipende dal "performance-improvement index", una sorta di scala delle abilità, basata su una fisica molto semplice, che lo stesso Haake ha sviluppato per confrontare tra loro i risultati ottenuti dagli sportivi di varie discipline negli ultimi cento anni. Ebbene, in questo lasso di tempo i valori sono cresciuti per i corridori, mentre sono scesi o tutt'al più si sono stabilizzati a un determinato livello nel caso del nuoto o del giavellotto.
Altre record infranto.
Di chi è il merito?
Perché i tempi della corsa si riducono sempre più e quelli in vasca no? Haake si è chiesto quante colpe o quanti meriti abbiano gli atleti quando dimostrano di essere peggiori o migliori dei loro predecessori. E sul numero di Physics World interamente dedicato ai giochi londinesi e alle strette relazioni tra la fisica e lo sport, si spiegava che le responsabilità non sono solamente dei campioni, ma devono essere cercate altrove. Prima di tutto nella sempre crescente presenza della tecnologia nello sport e, in secondo luogo, nelle modifiche ai regolamenti intervenute negli anni.
Gli strumenti di misurazione automatica del tempo, introdotti a partire dagli anni Settanta, e capaci di misurare frazioni di secondi sempre più piccole hanno sicuramente cambiato il volto delle gare di corsa, così come i costumi hi-tech al poliuretano, oggi banditi dalla FINA, hanno sicuramente aiutato a infrangere ben 25 record nel 2008 e altri 47 nel 2009. Primati tuttora validi e difficilmente raggiungibili in tenuta tradizionale. L'eccezionale exploit, in quei casi, era dovuto al "doping tecnologico", che si è dimostrato capace di poter decidere le sorti di una competizione. D'altra parte lo spostamento di quattro centimetri del baricentro del giavellotto verso la punta, deciso più di vent'anni fa dalla International Association of Athletics Federations (Iaaf), ha inevitabilmente prodotto tiri più corti di circa di nove metri.
"Bisogna dunque far chiarezza! Dobbiamo quantificare l'effetto della tecnologia sulle performance sportive per scoprire se è veramente solo una questione di equipaggiamento", dice Haake. In modo tale da poter dare a Usain Bolt ciò che è di Bolt, a Federica Pellegrini ciò che è della Pellegrini.
Nell’atletica e in particolare nelle discipline di pista le prestazioni sono migliorate grazie all’evoluzione delle scarpe. Nel lontano passato si correva a piedi nudi, poi col tempo si è ricorso a bendaggi molto leggeri per lo più composti di stoffa e lacci, poi alle prime riproduzioni anatomiche con pelli d’animale fino ad arrivare alle moderne scarpe tutto plastiche e sintetiche: attualmente ci sono modelli di scarpe il cui peso può scendere fino a poche decine di grammi, composti da una dozzina di parti realizzate per lo più con materiale sintetico. Queste nuove scarpe sono studiate dagli scienziati proprio per garantire un senso unico di leggerezza e confort all'atleta. Insomma, progettate fino ai minimi dettagli e si sa, che in una gara che si gioca sul filo dei centesimi, il dettaglio può far la differenza.

Riferimenti: Physics World


Steve Haake scienziato che
si occupa di relazioni
tra le scienze e lo sport




NUOTO:

Grandissimi scontri verbali si sono creati fra gli scienziati della Fast Skin Revolution e tutti coloro che sostenevano che i costumi di nuova generazione adottati per la prima volta a Pechino 2008 dovvessero essere banditi dalle gare perchè erano classico esempio di doping tecnologico. La prestazione del nuotatore diventava in gran parte artificiale perchè grazie a correlazioni fisiche il costume faceva restare a galla l'atleta, facendolo letteralmente scivolare nell'acqua della piscina l'atleta che lo indossava.
Gli scienziati dal canto loro sostenevano che il loro prodotto era una novità commerciale di ultima generazione e che avendo superato tutti i controlli non vi era nessun problema o divieto imposto dal comitato olimpico sull'utilizzo dei costumi.
Pechino 2008 passerà alla storia come un'olimpiade da record. Furono tantissimi i primati stabiliti grazie all'utilizzo di questi costumi. Trovandosi di fronte a questi risultati che evidenziarono un notevole miglioramento delle prestazioni, i costumi vennero analizzati con più cura dalla FINA e qualche anno dopo si decise per il divieto di gareggiare con questi prodotti di nuova generazione. I record stabiliti a Pechino tuttavia sono riconosciuti ancora validi.
Veloci come squali. Olimpiadi Pechino 2008
Le nuove regole emanate dalla FINA che a gennaio 2010 bandirono i costumoni interi e definirono la tipologia di tessuto da poter utilizzare per la realizzazione dei nuovi costumi, mettendo da parte il gommato ed il body intero che aveva dato una nuova faccia al nuoto, sembravano essere un muro alzato sul progresso tecnologico legato a questo sport, all’apparenza insormontabile, almeno per tantissimi anni a seguire o addirittura per sempre! Alcuni Record stabiliti con i costumoni in poliuretano sembravano essere inarrivabili con i costumi meno prestanti, tanto che la polemica più grande scatenata dopo la decisione della FINA su proposta avanzata dagli Stati Uniti, fu proprio quella relativa alla tabella dei Record! “È impossibile battere certi record, quindi riscriviamoli da capo” fu il parere di molti addetti ai lavori, parere che però non è mai stato preso seriamente in considerazione, anche se a tutt’oggi, almeno in Italia, si parla di Record in tessuto quando si superano certi crono, rimanendo così un po’ legati a fare differenza tra i risultati ottenuti in era gommata e quelli ottenuti oggi con i nuovi costumi. Si tratta probabilmente di mentalità che in Italia resta ferma al muro tecnologico vedendo l’impossibilità di eguagliare o addirittura battere le prestazioni fatte con i costumoni gommati.
Non la pensavano così gli USA che avanzarono per primi la proposta di nuove regole per i costumi ed i fatti gli hanno dato ragione dopo solo un anno e mezzo!
Infatti, seppure alle olimpiadi di Londra non si poteva gareggiare con quei costumi, si sono verificati ulteriori record, 9 per l'esattezza.
Alla luce di tutto ciò tocca a voi esprimervi sulla questione. Il merito degli sviluppi del nuoto sono strettamenti collegati all'utilizzo dei costumi oppure, vedendo che questi record si possono abbassare anche senza utilizzarli tutto ciò alla fine risulta essere solo una strana coincidenza?







Phelps e i costumi della
Fast Skin Revolution
COSTUMI DI NUOVA GENERAZIONE:
Questi tessuti riducono del 50% lo spessore del costume e consentono un altissimo coefficiente di velocità in acqua, sono di lunga durata, resistenti al cloro, indemagliabili, distruggono i batteri dannosi alla pelle e asciugano in tempi rapidissimi. Il materiale che attualmente consente la massima fluidità è il silicone (attualmente il maggiore idrorepellente disponibile). Non ha alcuna resistenza in acqua e soprattutto non la assorbe eliminando radicalmente l’inconveniente dell’attrito, causato dalla superficie ruvida dei costumi. I costumi in silicone sono prodotti mediante un processo tecnologico molto sofisticato e realizzato a caldo, con uno stampo in acciaio costruito ed elaborato al computer al fine di ottenere una perfetta aderenza e “specularità” della superficie a contatto con l'acqua. Le prestazioni di questi materiali sono suffragate non solo dai tempi, ma anche dal fatto che la tendenza è di ricorrere all’uso di costumi integrali per coprire quanto più possibile la superficie corporea, proprio per sfruttare al massimo la fluidodinamicità di questi tessuti.



LINK E VIDEO:

INTERVISTA AL PROFESSOR DANIELE BONACINI SULL'UTILIZZO DI MATERIALE TECNOLOGICAMENTE AVANZATO FRA GLI ATLETIhttp://www.youtube.com/watch?v=JqaGM6qDy_w

GRAFICO DEI RECORD OLIMPICI:http://visualization.geblogs.com/visualization/record

FAST SKIN REVOLUTION:http://www.youtube.com/watch?v=AqpQ3N954jA
                              http://www.youtube.com/watch?v=H1EuTIhmAAA

RECORD 100 METRI PIANIhttp://www.youtube.com/watch?v=nR0IACH5enA

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